La donna in India

Con i suoi sari a tinte sgargianti, l’andatura lenta e ritmata, spesso carica di pesanti ceste, rappresenta il
volto dell’India.
Eppure la sua “considerazione sociale” è minima.
La piaga dell’aborto selettivo e del femminicidio, non di rado infantile, il numero altissimo di matrimoni precoci, l’istituzione della dote, il sistema delle caste. Tutto concorre a renderla invisibile, vittima di discriminazione, violenza e abbandono.
Tuttavia è lei a compiere qualsiasi tipo di lavoro, provvedendo alla famiglia, ai figli, ai genitori, perfino ai suoceri.
Lei, se ne ha bisogno, chiede aiuto per i propri figli, per la loro crescita ed educazione.

Perché lo facciamo

Durante l’emergenza del Covid 19 abbiamo incontrato soprattutto loro, le donne. Provenivano
dagli slum sbarrati e senza cibo. Caracollando spesso con i figli al braccio si posizionavano in file interminabili per avere il pacco di cibo che davamo loro.
Senza un lamento e senza pretendere nulla.
Sempre con il sorriso.
Non c’è voluto molto per decidere di avviare un programma organico volto a offrire strumenti di autonomia.
Sostenere una donna significa tutelare una famiglia, garantire il benessere dei figli, far decollare un’intera comunità.

In che modo interveniamo

Il nostro programma di supporto alle donne indiane proseguirà, una madre alla volta, una bambina alla volta, una famiglia alla volta.
Intanto l’aiuto più immediato ed essenziale: il cibo.
Vengono distribuiti kit nutrizionali con 20 diversi alimenti e oltre 30 kg di viveri. Il necessario per un mese!
Quindi il supporto all’emancipazione e autonomia con gli strumenti di lavoro.

Non solo un aiuto in emergenza, ma un sostegno alla crescita. Infine la garanzia all’istruzione con le borse di studio nell’ambito del programma School4Future.
Con il nostro intervento miriamo a creare un percorso sostenibile in cui queste donne possano provvedere a sé stesse e ai loro figli.

Come puoi aiutarci?

Teniamo costantemente monitorata la situazione di molte donne, madri, figlie, vedove, orfane che vivono in condizioni di grave difficoltà.
Il programma di protezione garantisce per centinaia di loro non solo il kit nutrizionale ma anche gli attrezzi di lavoro.
Stiamo selezionando i casi più esposti alle minacce della povertà e discriminazione garantendo loro formazione e self empowerment con la donazione di piccoli ma fondamentali strumenti d’indipendenza come carretti, macchine da cucire, bancarelle, cucine ambulanti e altri.