Scopri le attività di Care&Share a favore dei bambini e delle famiglie indiane!
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IL RACCONTO CONTINUA…
KABIR BEDI PER CARE&SHARE | 7-10 GIUGNO
Torna in Italia Kabir Bedi per un tour di 6 tappe all’insegna della solidarietà in compagnia di Care&Share.
6 luoghi diversi ma un unico scopo: sensibilizzare le persone sulla condizione degli orfani indiani e raccogliere fondi per contribuire alla gestione e al mantenimento di Mangoes Home, casa famiglia di Vijayawada che ospita 20 ragazzi dagli 11 ai 18 anni, tutti con un passato di abbandono, violenze e maltrattamenti alle spalle.
In questa struttura protetta hanno l’opportunità di crescere in un ambiente sano e attento alle loro esigenze, che fornisca un tetto sopra la testa, cibo, abiti, assistenza sanitaria e psicologica e la possibilità di formarsi e studiare, in pratica tutto ciò che dovrebbe offrire loro una famiglia. Sono ragazzi che senza Mangoes Home rischierebbero di vivere in strada e cadere vittime di quei pericoli che noi tutti ben intuiamo.
Cogliendo l’opportunità della promozione del suo libro “Storie che vi devo raccontare. La mia avventura umana” edito da Mondadori, Kabir ci dedicherà degli incontri durante i quali, oltre a raccontarci le tappe salienti del suo percorso di vita, presenterà al pubblico la nostra ONG, dedicando ampio spazio a Mangoes Home e alla necessità di sostenere questi ragazzi, affinché diventino adulti economicamente autonomi e consapevoli.
Il primo appuntamento si svolgerà il 7 giugno a Milano, presso il ristorante Spica in Via Melzo 9 nel cuore della movida milanese di Porta Venezia, dove Kabir ci condurrà dalle 18.30 in un viaggio nel suo percorso di vita e al contempo, grazie a un aperitivo con specialità multietniche, tra le cucine del mondo.
L’8 giugno invece, dopo una presentazione del libro nelle sale comunali di Sona (VR) prevista per le ore 17.00, incontrerà i fan cresciuti nel mito di Sandokan in una festa a lui dedicata nel borgo medioevale di Soave, sempre nel veronese, Comune recentemente eletto il “Borgo dei Borghi” e che si appresterà a far assaporare a Kabir il sapore di una vera e propria “festa di popolo”: festa nel parco, musica, buon vino, risottata e tanta allegria (Parco della Rimembranza, ore 20.00).
Il 9 giugno invece incontrerà gli amici nella magnifica cornice dei Colli Euganei, nell’Abbazia di Praglia, in provincia di Padova, che ancora oggi mantiene pienamente la tradizione monastica votata all’accoglienza. Verremo infatti accolti, a partire dalle 18.30, nell’antico monastero benedettino e, dopo una visita a questo luogo ricco di spiritualità e storia, avremo modo di trascorrere assieme del tempo, godendo di un ottimo e luculliano aperitivo, nel giardino dell’Abbazia.
Il 10 giugno sarà per Kabir una giornata ricca di appuntamenti: alle 11.00 sarà ospite dei Viticoltori Ponte a Ponte di Piave (TV), per una visita alla cantina e per incontrare i trevigiani che avranno piacere a trascorrere del tempo con lui accompagnati da dell’ottimo vino. Alla sera invece, alle 19.00, ci attenderà per salpare con lui a Fusina (VE), a bordo di una barca per un’esperienza unica alla volta della Laguna di Venezia. Durante la navigazione sarà servita una cena tipica veneziana a base di pesce e, a creare un’atmosfera ancor più magica e suggestiva, ci penseranno gli abili jazzisti Enrico Pagnin e Stefano Ottogallo.
Le tappe di Sona, Soave e Ponte di Piave saranno a ingresso libero, invece per gli incontri a Milano, Praglia e Venezia è necessaria la prenotazione (telefonare al numero 041 2443292 o scrivere una e-mail a info@caretoaction.org).
Vedi qui il riepilogo di tutti gli eventi
Ti aspettiamo per vivere assieme delle storie da raccontare… e per donare un futuro sereno ai ragazzi di Mangoes Home.
PASSAGGIO IN INDIA
Come forse alcuni di voi sanno, sono stato recentemente in India e sono tornato da poche settimane. Vedere alcune cose come la scuola di Dekkapuram in ottimo stato e frequentata dai bambini, i nuovi anganwadi di Vijayawada, le comunità rurali… sono cose che ripagano anni di sforzi, di impegno e fatica.
Nelle tre settimane in cui sono stato, ho potuto visitare tutti i progetti e programmi avviati in questi ultimi intensi anni, che qui riassumo in 3 grandi “famiglie”:
A. I progetti a supporto dell’istruzione di qualità di bambini e adolescenti
B. Il sostegno all’empowerment femminile che significa autonomia, emancipazione e libertà della donna
C. L’assistenza alle comunità declinato in aiuto alle famiglie e progetti sostenibili nei villaggi
A causa del Covid erano 3 anni che mancavo dall’India e l’India mancava molto a me. A essere sincero mi manca già.
Come ogni viaggio scaturiscono domande, dubbi, riflessioni ma soprattutto un pieno di energia con cui affrontare quello che ci attende!
Antonio Benci
Direttore Generale di Care&Share Italia Onlus ONG
APPUNTAMENTO CON CARE&SHARE
Un ciclo di 6 incontri attraverso la piattaforma ZOOM per parlare di India, di Care&Share e dei programmi a sostegno di infanzia, donne e comunità promosse dalla ONG.
Appuntamento con Care&Share nasce dalla volontà di raccontarsi e di rispondere a richieste e curiosità che quotidianamente giungono nei suoi uffici veneziani.
Grazie all’amichevole partecipazione della giornalista Cristiana Bonzi, avremo modo di approfondire questioni culturali e di attualità sulla realtà indiana, ripercorrere assieme i programmi principali di Care&Share, rispondere alle domande e accogliere spunti e suggerimenti.
DATE DEGLI INCONTRI:
Per ricevere il link per partecipare alle videochiamate sulla piattaforma Zoom è necessario memorizzare tra i contatti in rubrica il numero di Care&Share 345 8682097 e inviare un messaggio WhatsApp con scritto Nome, Cognome e Zoom Care&Share.
Ci vediamo su Zoom!
CHIAMARE AVVICINA: videochiamate tra gli sponsor e i ragazzi del Sostegno a Distanza
Ha avuto ufficialmente inizio il progetto Chiamare Avvicina, uno strumento che consente di accorciare le distanze tra Italia e India e permette ai donatori di avere un contatto diretto con i ragazzi supportati nel loro percorso formativo e di crescita attraverso il Sostegno a Distanza.
Sono già 12 i donatori che hanno colto al volo questa opportunità che ha coinvolto 23 ragazzi.
Da tempo i sostenitori manifestavano il desiderio di avere informazioni più ravvicinate e dirette sui loro ragazzi; d’altro canto anche quest’ultimi esprimevano curiosità sulle loro “famiglie italiane” perché, mentre loro inviavano lettere, foto e aggiornamenti sull’andamento scolastico, sapevano poche informazioni su chi li stava supportando. A meno che lo sponsor italiano non andasse a conoscerli in India, non conoscevano nemmeno il suo volto.
Come funziona il progetto:
“La pandemia della diseguaglianza” – il rapporto di Oxfam
E’ uscito in questi giorni il rapporto di Oxfam “La pandemia della disuguaglianza” sulla situazione della povertà nel mondo da cui si evince che la forbice tra ricchi e poveri non solo si è ampliata nei due anni di crisi pandemica, ma si è polarizzata agli estremi. I più ricchi sono ancora più ricchi e i più poveri vedono peggiorare la propria situazione economica. Basta pensare che “nei primi 2 anni di pandemia i 10 uomini più ricchi del mondo hanno più che raddoppiato i loro patrimoni, passati da 700 a 1.500 miliardi di dollari, al ritmo di 15.000 dollari al secondo, 1,3 miliardi di dollari al giorno”. Nello stesso periodo si stima che 163 milioni di persone siano cadute in povertà a causa della pandemia.
Sempre i primi 10 uomini più ricchi del pianeta detengono solo loro una ricchezza sei volte superiore al patrimonio del 40% più povero della popolazione mondiale, composto da più di 3 miliardi di persone, come ha sottolineato Gabriela Bucher, direttrice di Oxfam International.
Dall’inizio dell’emergenza Covid-19, ogni 26 ore un nuovo miliardario si è unito ad un’élite composta da oltre 2.600 super-ricchi le cui fortune sono aumentate di ben 5 mila miliardi di dollari, in termini reali, tra marzo 2020 e novembre 2021. Il surplus patrimoniale del solo Jeff Bezos nei primi 21 mesi della pandemia (+81,5 miliardi di dollari) equivale al costo completo stimato della vaccinazione (due dosi e booster) per l’intera popolazione mondiale.
Fin qui le cifre significative che servono a sottolineare l’intollerabile disuguaglianza alla radice del malessere diffuso e che la pandemia non ha fatto altro se non enfatizzare e rafforzare. Questo poi, se si pensa che ogni 4 secondi 1 persona muore per mancanza di accesso alle cure, per gli impatti della crisi climatica, per fame, per violenza di genere.
Le donne che hanno subito gli impatti economici più duri della pandemia, hanno perso complessivamente 800 miliardi di dollari di redditi nel 2020, un ammontare superiore al PIL combinato di 98 Paesi, e stanno affrontando un aumento significativo del lavoro di cura non retribuito, che ancora oggi ricade prevalentemente su di loro.
C’è poi un tema salute, per cui mentre i monopoli detenuti da Pfizer, BioNTech e Moderna hanno permesso di realizzare utili per 1.000 dollari al secondo e creare 5 nuovi miliardari, meno dell’1% dei loro vaccini ha raggiunto le persone nei Paesi a basso reddito. La percentuale di persone con COVID-19 che muore a causa del virus nei Paesi in via di sviluppo è circa il doppio di quella dei Paesi ricchi, mentre ad oggi nei Paesi a basso reddito è stata vaccinata appena il 4,81% della popolazione.
La Bucher sostiene pertanto che “La disuguaglianza non è una fatalità ma il risultato di precise scelte politiche. Non solo i nostri sistemi economici ci hanno reso meno sicuri di fronte a questa pandemia, ma consentono a chi è estremamente ricco di beneficiare della crisi. Non è mai stato così importante intervenire sulle sempre più marcate ingiustizie e iniquità. Per questo servono coraggio e visione per affrancarsi da paradigmi di sviluppo che hanno mostrato il fallimento negli ultimi decenni”.
Oxfam propone alla fine del Rapporto una serie di suggerimenti e misure come l’ammodernamento dei sistemi di protezione dei redditi, ridare potere al lavoro con interventi pre-distributivi che limitino la svalutazione del fattore lavoro, proporre sistemi fiscali equi e progressivi, la valorizzazione del capitale umano e accesso alla conoscenza, porre fine all’apartheid vaccinale sospendendo i brevetti,
Tutte proposte nobili e importanti, ma che al momento rimangono a livello di libro dei sogni.
Vedi il report Oxfam: Report_LA-PANDEMIA-DELLA-DISUGUAGLIANZA_digital2022_definitivo_compressed
Scopri le attività di Care&Share a favore delle famiglie vittime del Covid!
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Rena Garazioti: una vita dedicata a donare gioia al mondo
Se penso a Rena mi vengono in mente il suo volto perennemente sorridente, la sua bella voce di mezzo soprano con i suoi meravigliosi chiari scuri potenti e sopra ogni cosa la sua indomita energia. Un termine, questo, che sottintende positività, ottimismo, forza d’animo e che mi evoca il suo volto e la sua voce.
Rena è stata la pietra angolare della Care&Share fin dagli inizi. Con la sua fede e la sua forza di carattere ha iniziato il percorso che doveva portarci a coinvolgere così tante persone nella nostra causa in India. C’ha creduto per davvero Rena e la luce che emanava al solo parlare con quel suo leggero accento greco dei suoi ragazzi in India valeva più di mille parole o immagini.
Insieme all’amica di sempre, Graziella Vigo, ha convogliato le energie di tanti per dare risposte ai problemi di tanta gente che seppure lontana geograficamente è sempre stata vicina a loro nei pensieri e nelle opere. In tutti i suoi viaggi ha sempre dispensato una parola gentile e un gesto di puro altruismo, tali da colpire sempre chiunque fosse a lei vicina.
In tempi più recenti, non per una questione di forma, ma per renderle l’onore che meritava oltre a testimoniarle l’affetto di tutti noi, le avevamo proposto di diventare – com’era sacrosanto – socia emerita e lei aveva risposto con la solita disarmante semplicità e onestà:
“ho avuto un piacere grande rivederti perché insieme risvegliamo una bella parte della nostra vita piena di fiducia e di sogni … e siccome le belle cose le facciamo per noi e il nostro cuore io, ti ringrazio tanto d’aver pensato a un riconoscimento per me, ma siccome non era lavoro ma soltanto AMORE io direi non fare nulla!”
In queste righe, “nella vita piena di fiducia e sogni” c’è tutta Rena e il motivo per cui mancherà a tutti noi in Italia e in India.
Antonio Benci
Effetto Covid: il dramma dei bambini che hanno perso almeno un genitore
In India la situazione relativamente ai contagi ha subito nelle ultime settimane una stabilizzazione verso il basso. Poche decine di migliaia di contagi in una popolazione che arriva oltre il miliardo e 400 milioni di persone sono una cifra, per quanto altissima in termini assoluti, che può dirsi paradossalmente rassicurante. In questo momento storico la paura per un’emergenza con una possibile terza ondata fa già “i conti” con la situazione socio economica che in tutto il Subcontinente finirà per danneggiare quei soggetti “fragili” che Care&Share ha da sempre messo al centro della sua attenzione e del suo intervento: i bambini, le donne, i fuori casta.
Basta analizzare qualche dato:
In questo quadro sconsolante c’è un’emergenza nell’emergenza: i bambini che hanno perso durante la pandemia, soprattutto nel corso della seconda ondata, uno o entrambi i genitori. Bal Swaraj, un portale di monitoraggio online di un ente nazionale per i diritti dell’infanzia, mostra i dettagli di quasi 10.000 bambini di età compresa tra zero e 17 anni orfani o abbandonati durante la pandemia di COVID-19 da marzo 20. Ma la cifra è ottimistica.
Nel solo Krishna District, la provincia di Vijayawada, si contano 864 famiglie in cui uno uno dei genitori è morto la scorsa primavera per Covid.
Nell’87% dei casi è venuto a mancare il papà. E ora le mamme come faranno a mantenere la loro famiglia senza una fonte di reddito e, nel migliore dei casi, con poche rupie al giorno racimolati con lavoretti saltuari?
Come Care&Share ci stiamo attivando per un programma di protezione di cui daremo dettagli quanto prima.
Corri per donare strumenti di indipendenza e libertà a donne “intoccabili” in India.
Sostenere donne intoccabili (fuori casta) significa dare loro uno strumento di lavoro che permette di avere indipendenza. Con il nostro intervento miriamo a creare un percorso sostenibile in cui queste donne possano provvedere a sé stesse e ai loro figli.
Cosa puoi fare tu?
Dona subito uno strumento di lavoro, passaporto di indipendenza ed emancipazione
1 bancarella di frutta e verdura | 50€ |
1 macchina da cucire | 100 € |
1 carretto da ambulante | 150 € |
1 street food pushcart (cucina ambulante) | 500€ |
Diventa fundraiser, attiva una colletta online e coinvolgi amici e conoscenti nel tuo gesto di solidarietà.
Il tuo contributo può cambiare la vita di tanti bambini e realizzare il loro sogno di un futuro dignitoso.
Come donare?
Vai sul sito Rete del Dono e sostieni il nostro progetto, al link retedeldono.it
Cosa riceverai in cambio?
La soddisfazione di aiutare una donna che grazie a te può diventare autonoma e indipendente, sostenendo le attività di Care&Share nell’ambito del programma per il cambiamento Women4Change.
Il pettorale offerto da Care&Share, quando raggiungerai 200 € di donazione, assieme ai tuoi amici.
Per avere maggiori informazioni sul progetto.
Il periodico “Insieme” Care&Share Italia Onlus: mandaci i tuoi dati e ti terremo informato sulle nostre attività in Italia e soprattutto su come procede la realizzazione dei progetti in India.
Grazie per la tua corsa in solidarietà, anche un piccolo dono può fare la differenza.